Oggi, 6 luglio 2024, Cristina D’Avena spegne 60 candeline, ma il suo spirito rimane quello di una “eterna bambina”. La celebre interprete delle sigle dei cartoni animati, con la sua energia e il suo carattere solare, si racconta in un’intervista al Corriere della Sera, rivelando aneddoti e riflessioni sul suo percorso artistico e personale.
Cristina D’Avena è una figura unica nel panorama musicale italiano. Non solo ha attraversato decenni senza mai fermarsi, ma ha saputo mantenere una coerenza artistica rara: «Hanno provato a farmi cambiare, ma la mia forza è stata la coerenza», racconta. Infatti, nonostante le pressioni di indirizzarsi verso un pubblico più adulto, è rimasta fedele alle sigle dei cartoni animati, creando un’isola felice dove il sogno regna sovrano.
Non sono mancate le difficoltà e le ferite, come quando veniva esclusa da eventi musicali importanti solo perché cantava le sigle dei cartoni. Tuttavia, il successo dei suoi concerti e del disco “Duets Forever – Tutti cantano Cristina” dimostra quanto sia amata. «Quando quaranta artisti di rilievo si emozionano all’idea di duettare con me, capisci che la tua musica ha un valore universale», spiega D’Avena.
Una parte toccante dell’intervista riguarda il recente lutto per la perdita di Alessandra Valeri Manera, autrice con cui ha collaborato per anni: «Era una mia carissima amica, ci conoscevamo da 42 anni. Non è semplice». Nonostante questi momenti difficili, Cristina mantiene il suo carattere gioioso e la passione per il suo lavoro.
Ricorda anche il controllo paterno durante i suoi primi anni a Milano: «Mio padre assunse una guardia del corpo per controllarmi. Giuseppe non dormiva mai e riuscivo a evadere solo raramente». Questi anni sono stati fondamentali per formare la sua disciplina e il suo rapporto con il successo, vissuto sempre con umiltà, grazie anche agli insegnamenti della signorina Mariele Ventre del Piccolo Coro dell’Antoniano.
Una vena di nostalgia attraversa le parole di Cristina quando parla dei telefilm degli anni ’80 e ’90, come “Kiss me Licia”: «Mi piacerebbe mostrare dopo trent’anni che fine ha fatto Licia». Anche il rapporto con Pasquale Finicelli, il Mirko dei Beehive, continua: «Ogni tanto ci sentiamo».
Sul fronte personale, Cristina ammette che avrebbe voluto dei figli, ma il ritmo frenetico della sua carriera non glielo ha permesso: «Non posso dire che sia un grande rimpianto, ma di certo mi sarebbe piaciuto».
E come festeggerà il suo compleanno? Con un grande spettacolo, come è nel suo stile, continuando a mantenere quella riservatezza che la contraddistingue. Anche se, scherza, «non ho età, ho sempre 25 anni».
Cristina D’Avena è un esempio di come la passione e la coerenza possano costruire una carriera solida e duratura, capace di emozionare generazioni intere.