In pochi giorni, DeepSeek, una startup cinese semi-sconosciuta, è riuscita a scuotere il panorama tecnologico globale. Questa piccola realtà con sede a Hangzhou ha fatto crollare in borsa i giganti del settore dell’intelligenza artificiale (IA), suscitando un acceso dibattito sulle sue potenzialità e sulle implicazioni politiche legate alla sua origine.
Cos’è DeepSeek e come funziona
DeepSeek nasce nel 2023 dall’idea di Liang Wenfeng, un ex studente della Zhejiang University. Con un capitale iniziale di soli 6 milioni di dollari, l’azienda ha sviluppato DeepSeek-R1, un modello di intelligenza artificiale che promette di essere più efficiente ed economico rispetto ai concorrenti occidentali.
La peculiarità di DeepSeek-R1 risiede nella sua capacità di svolgere compiti complessi utilizzando meno risorse hardware. Questo non solo riduce i costi, ma rende la tecnologia accessibile anche a chi non dispone dei mezzi economici delle grandi aziende. Un modello rivoluzionario, quindi, che potrebbe cambiare le regole del gioco nel settore.
La questione della “censura”
Molti commentatori online hanno accusato DeepSeek di essere uno strumento di propaganda cinese, evidenziando presunte restrizioni sul suo utilizzo. Tuttavia, queste affermazioni mancano un dettaglio fondamentale: DeepSeek è Open Source, distribuito con licenza MIT. Questo significa che chiunque può scaricare il modello, modificarlo e adattarlo alle proprie esigenze, senza alcuna limitazione imposta dall’azienda.
Se si utilizza DeepSeek all’interno della Cina, è inevitabile che i server locali debbano rispettare le normative sulla moderazione dei contenuti. Ma chiunque, ovunque nel mondo, può scaricare il modello Open Source e usarlo senza queste restrizioni. In questo senso, DeepSeek offre una maggiore libertà rispetto a modelli come quelli di OpenAI, anch’essi soggetti a forme di moderazione.
Il terremoto sui mercati finanziari
La rivoluzione portata da DeepSeek-R1 ha avuto conseguenze immediate sui mercati. Le azioni di Nvidia, leader nella produzione di chip per IA, hanno registrato un calo significativo, con una perdita del 17% che si traduce in oltre 600 miliardi di dollari in meno di capitalizzazione di mercato. Questo declino riflette la preoccupazione degli investitori che temono un ridimensionamento della domanda di hardware costoso a favore di soluzioni più leggere e accessibili.
Una sfida aperta al predominio occidentale
DeepSeek rappresenta un cambiamento di paradigma: dimostra che è possibile innovare con budget ridotti e competere con i colossi tecnologici. Tuttavia, la sua origine cinese solleva interrogativi sulla trasparenza e sulle possibili interferenze del governo di Pechino.
Nonostante queste riserve, è innegabile che DeepSeek stia ridefinendo le regole del settore. La sua tecnologia ha aperto nuove possibilità, rendendo l’IA più accessibile e diversificata. Rimane da vedere come i grandi player occidentali risponderanno a questa sfida e se riusciranno a mantenere il loro vantaggio competitivo.